Polizia, supercazzola di Marianna Aprile. Sindacati: ignoranza e cattivo gusto

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Attenzione, attenzione, Polizia e forze dell’ordine, semmai dovesse chiamare la giornalista Marianna Aprile perché ha bisogno di soccorso, presentatevi con maschere antigas, boccaglio e bombola d’ossigeno, doppia maschera Fp2, certificato di vaccinazione o tampone perché c’è il pericolo che possiate contagiarla!

Marianna Aprile, la giornalista in forze (lei) a Sosia&Pistoia, una di quelle agenzie che trasformano perfetti sconosciuti in ospiti e presentatori della tv italiana, è diventata un habitué dei talk show.

Ieri mattina durante il programma Agorà su Rai 3, quindi sul servizio pubblico, discettando sulla Sicilia che dimette di botto i ricoverati di Covid e sui sanitari che non si vaccinano, ha rilasciato affermazioni in merito alla Polizia di Stato prive di qualsiasi fondamento scientifico (tanto siamo sul servizio pubblico, sic!): “C’è un altro tema, a proposito di numeri truccati, che non è ancora stato risolto e che riguarda, per esempio, anche la percentuale di componenti delle forze dell’ordine che non sono vaccinate perché parliamo di sanitari, giustamente, ma c’è tutto un altro… ti succede qualcosa, chiami la Polizia e rischi di prenderti il Covid perché becchi una delle migliaia di tutori dell’ordine che non si vogliono vaccinare perché ritengono di non dover essere obbligati a farlo”.

Dopo un’inchiesta di Affaritaliani.it si è saputo dai sindacati che il 20% dei poliziotti italiani non sono vaccinati.

In studio nessuno controbatte, anzi gli ospiti e il presentatore annuiscono. Non li sfiora che numerosi studi sostengano che i vaccinati possano contagiare. Non a caso i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America, il 27 luglio, viste le ricerche realizzate e i dati raccolti, raccomanda l’uso delle mascherine al chiuso anche per i vaccinati perché possono contagiare.

Anche l’immunologo e capo consulente medico della Casa Bianca Anthony Fauci ha tenuto a dire il 28 luglio scorso: “Una persona vaccinata, se positiva, avrebbe difficilmente trasmesso il virus. Ora abbiamo a che fare con la variante Delta, che è molto più contagiosa. I dati più recenti, poi, mostrano chiaramente che quando una persona vaccinata viene infettata, può trasmettere il virus. Per questo, le linee guida sono state cambiate”. La variante Delta è dominante in molti Paesi tra cui gli Usa. Forse le affermazioni di Fauci e del CDC non sono arrivate a Marianna Aprile. Le sue invece hanno raggiunto i sindacati di Polizia.

“Siamo nel cattivo gusto”, spiega ad Affaritaliani.it Tonino Guglielmi del Sap. “Quando si fanno certe dichiarazioni bisogna conoscere tutta la materia a fondo e come esercitano e lavorano le forze dell’ordine. Sappiamo che anche se vaccinati si può trasmettere il virus. E’ lo stesso che capita a noi quando lavoriamo in caserme fatiscenti con bagni a 100 metri e promiscui. I giornalisti dovrebbero preoccuparsi anche di quelli, non solo di quando andiamo a casa a salvarli, no!? Abbiamo poi tutte le protezioni di sempre, quando interveniamo”.

Ma voi quando intervenite per salvare qualcuno chiedete le vaccinazioni o lo fate con i profughi o i migranti?

“Noi anzi… non è che prima di salvare qualcuno gli chiediamo: ‘Scusi, lei è vaccinato?’. Salviamo anche a mani nude e a volte anche in condizioni disastrose dove magari la mascherina ti cade e non hai il tempo di averne una di scorta…. E’ solo cattivo gusto”.

“Si strumentalizza la non vaccinazione di una parte delle forze dell’ordine per fare una campagna pro vaccino”, spiega ad Affari il sindacato di Polizia Mosap, “non è che i poliziotti ritengano di non essere obbligati a vaccinarsi. I poliziotti non sono obbligati a vaccinarsi, la vaccinazione è facoltativa. E’ inutile strumentalizzare questa storia. Fino a che non ci sarà un obbligo noi pretendiamo rispetto non solo per la nostra libertà ma soprattutto per la nostra dignità. I poliziotti non vaccinati non vanno classificati né come appestati né come cittadini di serie B né come poliziotti indegni. Le ricerche scientifiche ci dicono che nulla esclude che i vaccinati possano contagiare, non sono immortali”

“La Polizia è stata in prima linea in qualsiasi condizione esposta a contagi e non il contrario”, spiega ad Affari Giovanni Iacoi, segretario generale del sindacato Libertà e Sicurezza Polizia di Stato (LES). “E’ assolutamente falso. Chiunque può essere veicolo di contagio incluso i vaccinati. Non si può imporre la vaccinazione obbligatoria. Molti poliziotti che non si vaccinano lo fanno per motivi validi, di salute. Guardiamo solo la schizofrenia di quello che è successo: una volta sequestrano Astrazeneca, poi la riattivano e di nuovo viene ritirata perché può portare a trombosi. Ci sono stati tanti che hanno fatto la prima dose il giorno del sequestro. In un Paese normale è già tantissimo che si sono vaccinati tanti poliziotti”. E in merito al divieto di accedere alle mense per i non vaccinati in Polizia il sindacato LES dichiara: “Attueremo una forma ’non di protesta’ ma di ‘solidarietà’ ai nostri colleghi e mangeremo in piedi con loro fuori dalla mensa, sperando che gli altri colleghi vogliano seguire il nostro esempio”.

In questo caso l’informazione del servizio pubblico, pagato dalla collettività, sembra puntare a dividere i cittadini in categorie di serie A e serie B e intrattenere invece che informare.

E’ grave e dispiace che certe opinioni scivolino con noncuranza nell’informazione del servizio pubblico perché non scivolano affatto sulla pelle di chi, tutti i giorni, si sporca le mani in prima linea e non discrimina, nell’assisterli, i cittadini contagiati o no dal Covid o da altre malattie.

Marianna Aprile furiosa: “La cosa che mi fa più male è questa”

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Marianna Aprile ha voluto pubblicare un messaggio che le è arrivato sui social: ecco che cosa le hanno scritto, lei è ferita e furiosa.

Marianna Aprile non è soltanto uno dei volti più rappresentativi di La7, ma è anche e soprattutto una donna e giornalista che da ormai tantissimi anni tiene compagnia a milioni e milioni di italiani affrontando tematiche all’interno dei suoi programmi che variano dalla politica al costume alla cronaca e non solo.

Dopo mesi e mesi di silenzio, però, ha deciso di dire “basta” e denunciare pubblicamente ciò che le capita ogni qual volta sostanzialmente va in tv.

La giornalista infatti ha voluto pubblicare uno screenshot tratto dalla conversazione che ha avuto con un’utente donna di Instagram in cui le diceva di farsi togliere il neo che ha sul volto.

Marianna Aprile furiosa: “Togliti quel neo enorme e schifoso”

Ecco il messaggio che Marianna Aprile ha deciso di pubblicare su Twitter e che si è trovata nella posta dei messaggi social. Il contenuto è davvero molto forte, la sua reazione è davvero molto forte ed ha voluto mandare un messaggio chiaro a tutti coloro che si permettono di esprimere questo tipo di giudizi, soprattutto giustificati dal fatto che, secondo questa persona che le ha inviato il messaggio, il tutto è legato al fatto che dovrebbe essere una forma di rispetto nei confronti di chi la sta guardando in quello stesso momento.

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Il passaggio sul rispetto mi ha convinta, effettivamente.

Dopo ogni volta in tv, trovo sempre almeno un paio di messaggi così sul neo. A me frega nulla, senza il mio neo non sarei io. Ma voi avete sto problema coi corpi degli altri che dovete risolvere.

[ah, è una donna] pic.twitter.com/Bp9DjJwCcN — Marianna Aprile (@mariannaaprile) August 17, 2021

La donna ha risposto che quello è parte di lei, del suo corpo, ma ciò che tuttavia le ha fatto più male è il fatto che questo attacco le arrivi da una donna, quando invece dovrebbe esserci da parte loro molta più empatia e comprensione.

In Onda - Puntata del 24/08/2021

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(LaPresse) - L’annuncio era arrivato una settimana fa, oggi è uscita ‘We are the people’, inno ufficiale degli Europei di calcio al via l'11 giugno in dodici città del Vecchio Continente, firmato da Martin Garrix insieme a Bono e The Edge degli U2. Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, “dalle strade di Dublino a Notre Dame”, come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. “E’ stato incredibile lavorare con loro, la musica e il calcio uniscono la gente”, ha affermato Garrix, presentando ‘We are the people’.